Google contro Huawei, ormai è ufficiale. I dispositivi Huawei non possono più usare Android OS ne app ufficiali Google, ma la soluzione di Huawei si chiama Harmony OS.
Le domande che si pongo molti utenti Huawei (smartphone e tablet) sono:
Cosa significa esattamente?
Quali le conseguenze per gli utenti?
Cerchiamo di capire.
Avrai sicuramente sentito parlare o letto dei problemi tra l’amministrazione Trump e Huawei, quest’ultima accusata di spionaggio industriale (e non solo) nei confronti degli Stati Uniti, per conto del governo cinese.
Personalmente credo che l'amministrazione Trump, stia seguendo una strategia commerciale e (politica) più ampia, nel quale rientra il desiderio di riequilibrare i pesi commerciali con la sempre più aggressiva Cina.
L’escalation della tensione politica/economica, ha portato ad un ordine esecutivo che vieta, alle aziende statunitensi, qualsiasi tipo di relazione commerciale con aziende ritenute pericolose per la sicurezza nazione, nell’ambito delle telecomunicazioni.
Una delle aziende colpite è proprio Huawei (e le sue controllate, tra cui Honor), accusata di spionaggio per conto del governo cinese, l’altra è ZTE Corp.
Il primo effetto eclatante (secondo me, non tra i più importanti) di questo ordine esecutivo, è l’impedimento da parte di Google di rilasciare licenze Android a Huawei.
Niente panico…
Huawei ha già terminato lo sviluppo del suo nuovo sistema operativo Harmony.
Una novità di pochi giorni fa è l'accordo tra Huawei e Nokia per l'uso in licenza del nuovo Harmony OS anche sui futuri dispositivi prodotti dal marchio cinese HMD Global.
Nokia ha infatti comunicato pochi giorni fa, che il prossimo smartphone di facia alta (Nokia X60 e X60 Pro), verranno equipaggiato con il nuovo OS di Huawei, l'Harmony appunto.
Secondo un comunicato Google, gli utenti non dovrebbero risentirne e assicurano che i servizi Google Play e il sistema di sicurezza Google Play Protect continueranno a funzionare sui dispositivi venduti con ancora l'OS Android.
Le cose si fanno più nebulose per quanto riguarda gli aggiornamenti futuri.
Google non ne fa menzione, mentre Huawei dichiara che si farà carico di futuri aggiornamenti di sicurezza e che costruiranno un ecosistema software sicuro e sostenibile, in grado di garantire una migliore esperienza utente.
In pratica Google interromperà, sui dispositivi Huawei e Honor, l’aggiornamento di tutte quelle app inglobate nell'OS Android che non rientrano nella licenze open source come Gmail, Chrome, Google Play Store e YouTube. (Link ufficiale Google Android)
Per chi deciderà di acquistare un dispositivo Huawei, dopo il 19 agosto (salvo modifiche), le differenze saranno più sostanziali.
Nella pratica i nuovi dispositivi saranno equipaggiato con il nuovo sistema operativo Huawei, l'HarmonyOS appunto, o con una versione di Android basato su licenza open source, privo quindi, di tutte le app Google normalmente installate. (Link ufficiale Android Open Source)
Le app di cui parliamo sono Gmail, Mappe, Chrome, Google Play Store e YouTube più eventuali nuove app o servizi che Google svilupperà in futuro.
Se già possedete un Huawei o Honor, o pensate di acquistarne uno prima dell’entrata in vigore dell’ordine esecutivo imposto da Trump, il vostro dispositivo sarà e rimarrà equipaggiato con la versione OS Android completa.
Conterrà tutte le app che Google garantisce con la sua licenza e potrete usufruire degli aggiornamenti ufficiali (tutti quelli rilasciati prima della data fatidica).
Se invece acquisterete un Huawei o Honor dopo l’entrata in vigore dell’ordine esecutivo, avrete un dispositivo equipaggiato con HarmonyOS o con Android Open Source, quindi privo delle app Google.
Pochi giorni dopo l'ordine restrittivo nei confronti di Huawei, i vertici dell'azienda dichiararono che, se il rapporto strategico/commerciale con Google o Microsoft non fosse più possibile, il loro nuovo sistema operativo sarebbe già pronto, garantendogli una via d’uscita.
Infatti così è stato.
Harmony OS è pronto e maturo per essere utilizzato sui dispositivi Huawei e a quanto pare, molti altri brand cinesi (oltre alla Nokia di HDM) stanno decidendo di convertire i loro dispositivi al nuovo OS sviluppato da Huawei.
Questa soluzione, che inizialmente sembra una possibilità remota, è un vantaggio a senso unico per Huawei.
Si così ad avere il pieno controllo su hardware e software e cosa più importante, sui dati dei suoi utenti... con tutto ciò che ne conseguirà.