Finalmente è arrivato il mio nuovo strumento di lavoro, l’iPad Pro 12.9" di 4a generazione con la nuova Magic Keyboard.
Gli articoli “iPad Pro at Work” vogliono essere un aiuto e un supporto, per capire insieme, se il nuovo iPad Pro e adesso anche il nuovo iPad Air con Magic Keyboard sono in grado di sostituire un computer portatile, nel mondo del lavoro.
Prima di iniziare i test con applicazioni come Microsoft 365, la Google Workspace, la iWork Adobe e altre applicazioni normalmente utilizzate da professionisti, voglio darti le mie prime impressioni.
Una volta estratto dalla scatola ci si rende subito conto di avere a che fare con un oggetto professionale, i materiali utilizzati, la cura nei dettagli e le dimensioni del display lo rendono un oggetto non solo bello da vedere, ma anche piacevole da maneggiare.
La tastiera Magic Keyboard mi ha particolarmente sorpreso.
Ammetto che avevo qualche perplessità sul sistema magnetico di aggancio con l’iPad Pro, temevo che potesse staccarsi facilmente.
Mi sbagliavo.
Apple ha ancora una volta superato le aspettative.
Il sistema di apertura è robusto, così come la cerniera che ruota e mantiene sospeso l’iPad Pro, l’aggancio magnetico è estremamente sicuro, la tastiera ha veri e propri tasti retro illuminati e ha una copertura soft-touch.
Inoltre la Magic Keyboard aggiunge una porta USB-C in più che puoi usare per alimentare l’iPad Pro, mentre usi quella integrata per connettere una chiavette USB-C, un monitor o hard disk esterni… o se preferisci un Hub USB-C.
L’unione tra iPad Pro 12.9" e Magic Keyboard risulta subito vincente.
Se hai delle perplessità sull‘usabilità, soprattutto considerando che stiamo parlando di un dispositivo che nasce con una user experience basata sul touch screen, sappi che non appena appoggi il dito sul trackpad integrato nella Magic Keyboard ogni dubbio svanisce.
Il puntatore appare immediatamente sullo schermo (...e scompare quando non serve) e l’interazione con il dispositivo diventa naturale e immediata.
Non è come interagire con un laptop è leggermente diverso, ma allo stesso modo semplice ed intuitivo.
Il lavoro svolto dal team Apple per rendere immediata ed intuitiva l’interazione tramite trackpad è subito evidente.
Quando sposti il puntatore sullo schermo, questo cambia forma, si trasforma da un piccolo cerchio semitrasparente fino ad inglobare il tasto touch sul quale viene puntato o anima le icone delle App come fossero sospese sullo schermo.
Lo uso ovunque dal divano alla metropolitana e risulta sempre comodo e stabile anche se appoggiato sulle gambe.
All'inizio, soprattutto in metropolitana, tendevo a tenere con una mano l’iPad Pro e con l’altra usavo la tastiera, la paura che si staccasse durante le accelerazioni o le frenate improvvise era troppa.
Con il passare del tempo ho iniziato a non tenere più l’iPad e posso affermare che non c’è nessun rischio. Uso l’iPad Pro come se fosse un MacBook, con la differenza che è più leggero… ha uno schermo touch e un’autonomia maggiore.
Si apre con facilità ed è subito attivo.
L’uso misto di tastiera, trackpad e touch screen è un modo nuovo e più completo di interagire con l’iPad Pro.
Permette di abbattere ogni barriera di interazione.
L’iPad Pro e la Magic Keyboard sono un’accoppiata che mi ha conquistato.
Inizialmente mi dividevo tra il MacBook Pro e l’iPad Pro, adesso se non devo usare Final Cut o altre app ad oggi ancora non disponibili per iPad OS, preferisco utilizzare l’iPad Pro con Magic Keyboard.
Ci sono alcuni accorgimenti di cui bisogna tenere conto, come per esempio l’azione per visualizzare il dock inferiore con le app.
Usando il touch screen è necessario eseguire uno swipe dal basso verso l’alto, con il trackpad è necessario spostare il puntatore verso il basso (come accade con mac OSX).
Nulla che un pó di esperienza non possa rendere naturale.
Ormai sono 4 settimane che lavoro con l’iPad Pro 12.9" + Magic Keyboard e la tentazione di aprire il MacBook Pro svanisce giorno dopo giorno.