Game of Drones è la sfida dei droni a guida autonoma o Self-Flying Delivery Drones, per il trasporto e consegna di merci, iniziata da tempo e gli attori sono sempre di più.
I primi test risalgono al 2013 e da allora molti obiettivi sono stati raggiunti.
Ma è ancora presto per decretare la fine della fase test.
Sicuramente hai sentito parlare dei test portati a termine da Google X Wing, in Australia e dei test di Amazon Prime Air, in UK.
Ma forse ti sorprenderà sapere che gli attori in gioco sono più di quanti immagini.
Il business dei Delivery Drones fa gola a molti a iniziare da Google (con la sua Project X Wing), passando dai colossi dell’e-commerce come Amazon, Alibaba e JD.com, fino ad arrivare alle società di distribuzione come SF Holding co. (in prima linea nei test su territorio cinese), DHL, FedEx e UPS.
Il settore è di estremo interesse e la posta in gioco abbraccia aspetti economici, strategici e ambientali.
I principali vantaggi economici sono rappresentati da costi notevolmente inferiori rispetto ai mezzi tradizionali.
Per tratte a medio e breve raggio e per la possibilità di raggiungere luoghi normalmente irraggiungibili con i mezzi tradizionali e in tempi brevi.
Non dimentichiamo che i delivery drones sono a navigazione autonoma, gestiti da algoritmi di Machine Learning, quindi non necessitano di personale a bordo.
L’assenza di normative che definiscono uno standard nazionale o internazionale.
Chi contribuirà a definire questi nuovi standard ne trarrà un notevole vantaggio strategico, non esistendo ad oggi nessuna regolamentazione per le consegne attraverso il Self-Flying drone (o UAVs - Unmanned Aerial Vehicles).
Oltre ai colossi in prima linea negli investimenti, sono stati coinvolti gli enti nazionali per il trasporto aereo delle rispettive nazioni in cui si stanno svolgendo i test operativi:
La propulsione elettrica dei Self-Flying Delivery Drones, determina un notevole vantaggio per l'ambientale che si traduce in una sostanziale riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente.
Negli USA il 27% delle intere emissioni di CO2 sono derivate dal trasporto di merci.
In questa fase gli enti nazionali hanno dato l’autorizzazione ad eseguire i test, solo in particolari condizioni meteo:
Tra i problemi che le compagnie coinvolte nel business dei delivery drones hanno dovuto affrontare, rientra anche quello connesso allo sviluppo degli algoritmi di Machine Learning.
Data l'assenza di un pilota umano, il sistema deve garantire un volo in sicurezza, in ogni condizione meteo e in qualsiasi contesto si trovi a volare.
Questo comporta un sistema avanzato di riconoscimento degli ostacoli (tralicci, cavi sospesi, alberi, palazzi, pali della luce, uccelli e qualsiasi altro oggetto volante lungo la rotta).
Inoltre il sistema deve essere in grado di eseguire una consegna del plico in totale autonomia e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
Le tecniche ad oggi sperimentate, differiscono da compagnia a compagnia e da settore a settore.
I colossi dell’e-commerce hanno l’obiettivo più arduo, dovendo consegnare il plico in aree urbane e ad un pubblico eterogeneo.
Discorso diverso per le compagnie di trasporto, che risultano meno vincolate dal territorio, occupandosi di spedizioni da e per centri di smistamento appositamente approntati.
Amazon, Google e JD.com stanno sperimentando sistemi di consegna differenti.
Google Project X Wing sfrutta un mulinello che fa scendere il pacco fino al terreno, mantenendo il drone in volo sospeso a distanza di sicurezza.
JD.com e Amazon prevedono l’atterraggio del drone su un pannello con un logo stampato (riconosciuto dal sistema di navigazione, come punto di atterraggio) posizionato a terra dal ricevente, il quale, fino al decollo del drone, deve mantenere una distanza di sicurezza.
Inoltre Amazon Prime Air sta testando un secondo sistema di consegna, sfruttando l’uso di mini paracadute che si aprono automaticamente al rilascio del pacco da parte del drone, il quale rimane in volo sospeso a distanza di sicurezza.
Ognuna delle soluzioni testate, ha i suoi pro e i suoi contro.
La consegna per mezzo di mulinello o paracadute, attualmente sono limitati dal peso del plico, mentre l’atterraggio ha limiti di sicurezza.
Naturalmente il sistema più sicuro per il trasporto e consegna del pacco, non è ancora possibile determinarlo, ma anche questo sarà un parametro che definirà uno standard, al quale tutti dovranno adeguarsi.
Nessuno esclude la possibilità che vengano certificati più metodi, a seconda del prodotto e del peso trasportato.
Più interessanti e strategici sono i test condotti da SF Holding co. (il colosso dei vettori merce in Cina).
L’obiettivo è inglobare alla flotta attuale di mezzi tradizionali, una composta da droni con capacità di carico estremi.
Questo permetterà di trasportare carichi ingenti, abbattendo i costi di trasporto oltre che svincolarsi da limiti territoriali.
Riuscendo a raggiungere anche location più impervie, difficilmente raggiungibili con altri mezzi o a piedi e riducendo i tempi di conseguenza.
L’aggiunta di una flotta di droni, permetterà a SF Holding di gestire l’intera filiera del trasporto in house, da trasferimenti di grandi carichi tra un punto di smistamento e l’altro, fino alla consegna al dettaglio.
Coprendo così l’intero territorio in modo capillare.
Solo nel 2018, in Cina sono stati spediti più di 40 miliardi di pacchi, con una stima giornaliera di 110 milioni.
Per il 2019 è previsto un incremento di 9 miliardi di pacchi, portando il totale all’impressionante cifra di 49 miliardi.
Presto le consegne al dettaglio avverranno per mezzo di Self-Flying Delivery Drones, l’unica incognita è la data esatta di questo traguardo, soprattutto nei centri urbani densamente popolati.
Qualcuno azzarda il 2022 come data di inizio, nel frattempo i problemi che ne limitano l'operatività e ne allungano i tempi, potrebbero rappresentare un’opportunità per il business territoriale.
Proviamo ad immaginare un futuro, non molto lontano, in cui tutti gli ostacoli burocratici e tecnici siano stati superati.
Quali altri problemi potrebbero insorgere?
Uno su tutti i luoghi di consegna.
In piccoli centri residenziali, in campagna o in case unifamiliari con giardino le consegne sono facilmente gestibili, lo dimostrano i successi ottenuti con i test operativi.
I problemi si hanno nei centri densamente popolati e congestionati, che potrebbero richiedere soluzioni alternative.
Immagina di effettuare un ordine con Self-Flying delivery drones, ma abiti in un palazzo nel centro della città o magari in una zona priva di spazi idonei all'atterraggio o a far scendere il tuo pacco in sicurezza.
Le soluzioni potrebbero essere palazzi con tetti appositamente concepiti per l’atterraggio di droni, una sorta di droni-porto distribuiti per la città non molto lontani uno dall’altro.
Questo ti permetterebbe una volta ricevuta la notifica con il tempo di consegna, di recarci a piedi verso il drone-porto più vicino e ritirare il tuo pacco in pochi minuti.
Il settore rappresenta un business di estremo interesse.
Chi non vuole rimanere indietro sta investendo ingenti capitali per ritagliarsi un ruolo da protagonista, contribuendo alla definizione di standard nazionali ed internazionali, confermandosi un passo avanti rispetto alla concorrenza.
A noi non resta che aspettare... per pochi anni.