L'Apple Card è già da tempo disponibile negli USA, mentre il resto del mondo resta in attesa di una data di lancio ufficiale.
Dopo anni di esperienza, accumulata con il servizio Apple Pay, Apple è entrata nel settore delle carte di credito.
Ma i clienti, ne sentivano la mancanza?
Quali vantaggi offre rispetto alla concorrenza?
Quali potrebbero essere, le future implicazioni ed evoluzioni per Apple?
Devo ammettere, che prima di leggere le specifiche del servizio, non mi sarebbe mai venuto in mente che si potesse realizzare una carta di credito, in grado di offrire un tale ventaglio in termini di servizi e vantaggi.
Ma come Apple ci ha abituati, anche in questo caso, è stato studiato ogni minimo dettaglio, con l’idea di realizzare qualcosa di talmente diverso, da rivoluzionare anche questo settore.
Attualmente sul mercato esistono già soluzioni che offrono alcuni dei futuri servizi legati alla Apple Card, ma nessun circuito di pagamento offre l’intera gamma di servizi presentati.
Alcuni dei circuiti bancari on-line, offrono servizi simili legati ai circuiti di pagamento partner, ma spesso, per ottenere l’intera lista dei vantaggi, è necessario pagare un canone mensile.
Per quanto riguarda i circuiti di pagamento slegati dai conti correnti online o tradizionali, i servizi offerti sono piuttosto limitati, se paragonati con quelli dei circuiti di pagamento legati ai conti online o ai futuri servizi Apple Card.
Quindi la risposta alla domanda iniziale, a mio avviso, è sì.
Considerando il panorama attuale, se ne sentiva la mancanza e sono certo che produrrà una ricaduta sulla concorrenza, generando maggiori vantaggi per i clienti finali.
L’assenza di canoni mensili, annuali o in qualunque forma, ovvero è gratuita.
Questo vale sia per la versione virtuale della Apple Card, che permette il pagamento attraverso Apple Pay, sia se si dovesse richiedere anche la versione fisica, in titanio, per un uso tradizionale, ovvero in assenza di terminali POS Contactless (o non compatibili con Apple Pay).
L’assenza di data di scadenza. Avete letto bene, l’Apple Card non ha una data di scadenza, quindi non dovremo più preoccuparci di aggiornare il codice della carta di credito, in quei servizi a canone mensile o sulle piattaforma online (come Amazon, abbonamenti software come Adobe, etc).
Daily Cash, ovvero la la restituzione di una percentuale di quanto speso, utilizzando la Apple Card. Il calcolo viene effettuato su base giornaliera e non più mensile o trimestrale (come offerto attualmente da alcune soluzioni sul mercato).
Inoltre, gli importi cumulati con Daily Cash, sono soldi a tutti gli effetti (non semplici buoni per acquistare prodotti da un catalogo, come accade in alcuni casi con la concorrenza).
Il Daily Cash è un’atra rivoluzione nel settore, per percentuale e tipologia.
Queste percentuali non sono soggette ad un periodo di tempo limitato, quindi non subiscono riduzioni nel tempo o superato un determinato importo di spesa.
Al termine di ogni pagamento, si ottiene in tempo reale, un importo in denaro cumulabile e apparentemente senza limiti (“apparentemente” è d’obbligo, perchè non sono ancora disponibili i contratti online, quindi non è ancora certo, se un limite esista anche se molto alto).
La possibilità di decidere come saldare il proprio conto Apple Card.
Il pagamento del conto Apple Card è programmato sempre per l’ultimo giorno del mese.
Chi possiede una Apple Card, può decidere se effettuare il pagamento del proprio conto regolarmente a fine mese, o saldare settimanalmente o addirittura con scadenza bimestrale.
Maggiore è la frequenza di pagamento, minore è il rischio di pagare interessi sull’importo.
A tale proposito, Apple Card permette di calcolare in tempo reale l’importo degli interessi (se previsti), in base alla somma e periodo che si intende pagare, ed è possibile verificarlo di volta in volta, evitando fastidiose sorprese.
Controllo preciso e istantaneo sui pagamenti effettuati.
Apple Card invia notifiche precise e in tempo reale, sugli acquisti effettuati.
Le notifiche ricevute, visualizzano non solo il nome del punto vendita (e non la sigla), ma anche la posizione sulla mappa di dove si è effettuato l’acquisto oltre all’importo.
Permette anche di creare categorie, in base alla tipologia di acquisti, così da ottenere report mensili precisi, chiari e graficamente intuitivi.
Ormai è chiaro che per Apple questo aspetto è di estrema importanza (leggi articolo Apple Keynote). Ma è ancora più importante in un servizio come Apple Card.
I partner “tecnici” di Apple sono Mastercard e Goldman Sachs, i quali su richiesta contrattuale di Apple, non avranno accesso ai dati dei possessori di Apple Card, al di fuori di quelli strettamente necessari a garantirne il servizio.
Inoltre tali dati non potranno in nessun caso essere utilizzati al di fuori di tale scopo, ne per uso interno (Mastercard o Goldman Sachs), ne per uso statistico, ne tantomeno essere venduti a terzi per qualsiasi scopo.
In pratica Apple si fa garante della privacy degli utenti Apple Card, allo stesso modo in cui garantisce la privacy per qualunque altro servizio offerto.
Ogni volta che Apple è entrata in un nuovo settore, spesso ha dimostrato di avere obiettivi a lungo termine più ambiziosi.
Per citare alcuni esempi:
Una cosa che dobbiamo sempre tenere in mente, quando parliamo di strategia Apple, è che ad Apple non piace dipendere da partner esterni.
Con il tempo cerca sempre di poter controllare ogni aspetto della propria filiera, un esempio su tutti è la progettazione e costruzione in house dei Chip Apple (la serie A per iPad, iPhone e AppleTV e la serie M per i Mac).
Le implicazioni strategiche future, potrebbero portare Apple ad abbracciare un nuovo settore.
L’esperienza che maturerà con Apple Card, ha come uno dei possibili settori di sbocco, quello delle banche online.
Apple potrebbe quindi fondare una nuova banca online, seguendo le orme di Amazon.